Devo chiudere con il mio ex?
Domanda di Daniela del 17/07/2012
Sono una cinquantenne, single da anni, coinvolta sentimentalmente nei confronti di una persona che non ha alcun interesse per me. Nel tempo, ho cercato di limitare i danni eliminando il sesso dal nostro rapporto che si è ridotto a infrequenti telefonate perchè ASPETTO quasi sempre che sia lui a cercarmi, ho provato cambiando numero di cellulare di troncare questa cosa penosa!!! Ma lui dopo un anno mi ha telefonato a casa... per fortuna perchè cominciavo a sentirne moltissimo la mancanza (ero quasi depressa)... Rimane il fatto che da quando ho smesso di fare sesso con lui cambio partners molto frequentemente... Potrebbe essere una reazione legata a questo amore non corrisposto? Devo chiudere definitivamente con lui?
Cara Daniela,
cosa la preoccupa di più? Il fatto di cambiare spesso partner? O di non essere riuscita a trovare una dimensione relazionale stabile? Oppure il fatto di essere ancora legata a un uomo che non la corrisponde? O che lui all'improvviso possa chiudere ciò che resta del vostro rapporto?
Credo che la riflessione su quanto lei racconta vada approfondita con qualche domanda, che richiederà da parte sua con se stessa risposte sincere e date con pazienza.
E' importante che lei riesca a capire cosa questo uomo ha rappresentato per lei e cosa rappresenta ora, perché dopo tanti anni di non-relazione l'amore può essersi trasformato in idealizzazione, o in paura della solitudine. In questo senso il cambio frequente di partner può derivare da un bisogno di non sentirsi sola e da una necessità di ricevere conferme di poter piacere ad altri dopo che questo uomo di cui era innamorata l'ha ferita.
Tenga presente anche che il non stringere relazioni stabili le permette di restare ipoteticamente libera per lui: spera in cuor suo che lui ritorni? O teme che un nuovo uomo possa ferirla di nuovo, per cui meglio restare legata a un'idea che lasciarsi andare a un nuovo grande amore che la espone a potenziali rischi?
Il pensiero e il ricordo di questo uomo può farle compagnia mentre ottiene una gratificazione sessuale da altri. E' un tentativo di cercare completezza, ma dalle sue parole traspare sofferenza.
E in genere, come se la cava con le chiusure, con le perdite, con i lutti?
Che cosa vuole lei per la sua vita? Qual è il rispetto che cerca, cosa è disposta a concedere all'Altro, a quali compromessi è disposta ad arrivare in una relazione? Di che cosa sente di aver bisogno? Quali sono le sue paure? Quali sono i limiti che ritiene dovrebbe porre?
Cerchi di dare una lettura approfondita di se stessa, accettando ciò che emerge come qualcosa su cui può lavorare, eventualmente appoggiandosi ad un professionista per dipanare la matassa confusa di sentimenti ed emozioni in cui si può trovare e per superare il dolore che può sentire in questa lotta tra desideri contrastanti.
Nessuno può dirle a priori se deve chiudere o meno il rapporto con questo uomo, a questa scelta arriverà da sola quando sarà pronta.