Dott.ssa Priscilla Berardi medico, psicoterapeuta, sessuologa  Cell.+39 349 5455417

Quelle (s)volte nella vita...

Domanda di Blues del 29 settembre 2017

Buongiorno. Alla soglia dei 53 anni mi sento come travolto dalla vita come vittima di un fiume in piena... Cerco di non affondare con grandi sforzi emozionali. Vivo come se non riuscissi a risalire la corrente.... Presumo di soffrire d'ansia visto che mi sento costantemente in apnea. Eppure i feedback esterni sono positivi... Ma è come se avessi la sensazione che da fuori si veda una persona diversa da quella che io sento di essere...! E' una questione di autostima? Di dipendenza affettiva? Grazie per l'attenzione che vorrà dedicare a queste righe. Buona giornata! Blues

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Tic

Domanda di Marco del 06/11/2013

Buonasera,
è circa una settimana che ho una specie di Tic nervoso (se così posso definirlo), insomma sento la necessità di strizzare continuamente gli occhi e sbattere le palpebre. Sinceramente sono abbastanza preoccupato, anche perché sono una persona fortemente ipocondriaca. Io nell'arco della giornata cerco di impormi e di non farlo, ma nel momento che cerco di pilotare la mia mente peggioro la situazione. Unico momento in cui sto bene è quando dormo.

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Paura di morire

Domanda di Rosy del 11/12/2012

Salve dott.ssa, io ho un problema: ho paura della morte. L'idea di non esistere più un giorno mi assilla da un mese. Che soluzione devo prendere per non temerla? Grazie per la risposta.

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Ma prima o poi si impara?

Domanda di Anto del 01/07/2012

Perché, quando ci troviamo ad attraversare momenti della vita particolarmente complessi e difficili, sia dal punto di vista sentimentale, che lavorativo, che esistenziale, dopo aver speso tempo ed energie a cercare soluzioni al problema, analizzando noi stessi e le situazioni in cui ci troviamo, interrogandoci su responsabilità mancate o aspettative disattese e possibili strategie di reazione, rivoltandoci come calzini per scoprire angoli ancora sconosciuti e talvolta poco graditi di noi stessi e ripulirli da eventuale polvere o scheletri che vi abbiano messo su casa, invece di completare il cammino di ‘risalita’ da noi stessi, troviamo più semplice e risolutorio appigliarci al primo segnale di svolta che troviamo sulla strada pensando che ci indicherà più rapidamente e agevolmente la via d’uscita, talvolta rischiando di perderci di nuovo e di dover ricominciare tutta la strada da capo, non facendo tesoro del percorso e delle esperienze già compiuti??

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Quell'ansia che non se ne va

Domanda di Tobia del 28/06/2012

Le volevo chiedere, come mai ci sono paure o ansie che persistono più di altre e se c'è un modo per ridimensionarle. Tobia.

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